Il primo trimestre del 2019 ha registrato per la prima volta dopo diversi anni, un lieve rialzo dei prezzi delle case, segnando un aumento dell’0,2%. ù
Un segnale positivo per il mercato immobiliare italiano che dal 2016 ha di nuovo ingranato la marcia della crescita per quanto riguarda il volume delle compravendite, ma che non riusciva dal lontano 2007, a vedere una seppur timida crescita dei prezzi, precipitati in seguito alla crisi del mattone.
La notizia è stata diffusa in seguito al secondo Osservatorio Immobiliare 2019 di Nomisma, presentato in collaborazione con Bnl Gruppo Bnp Paribas, che vede una "timida risalita dei valori" e una contrazione dei tempi di vendita.
La percentuale di crescita dei prezzi, accompagna anche il rialzo costante del valore degli scambi relativi al mercato residenziale, che nel primo trimestre del 2019 si attesta sul +8,8%. A trainare la crescita sono stati principalmente i comuni capoluogo del Nord-Est.
Considerando il numero di compravendite residenziali relative alle otto principali città italiane si evincono dinamiche differenti: i due mercati più significativi, Roma e Milano, hanno incrementato i volumi di compravendita in modo rilevante, mentre Bologna e Genova hanno avuto i tassi di espansione più elevati; per quanto riguarda le altre città analizzate, Torino e Palermo presentano variazioni più contenute, ma comunque in rialzo.
Infine, per quanto riguarda i tempi di vendita, nei primi sei mesi del 2019 per vendere e affittare un immobile residenziale sono stati necessari in media rispettivamente 6,2 e 2,9 mesi.
Un segnale positivo per la salute del mercato, che va sì considerato con prudenza ma che fa comunque fa nascere buone speranze per il futuro del mercato immobiliare italiano.