L’incremento del telelavoro, insieme alle nuove esigenze successive al periodo di lock down, ha portato ad un allontanamento dai grandi centri abitati che fino allora hanno sempre ospitato sedi aziendali e grandi uffici.
Questo cambio di rotta privilegia periferie e piccoli centri, che rappresentano un’alternativa che consente di poter usufruire di spazi più ampi e facilita la ricerca di appartamenti con più camere, o ville con giardino a prezzi molto più contenuti rispetto alle grandi città come Roma, Milano, Firenze ed altri centri maggiori.
Ma quali sono le province che presentano valori al mq al di sotto dei 1000 euro?
Sono ben 21 e sono dislocate in egual modo tra Nord a Sud senza eccezione nemmeno per il centro Italia.
Partiamo dalle isole. In ben 5 province della Sicilia infatti, è possibile trovare prezzi che non sfiorano i 1000 euro per mq.
Nello specifico troviamo: Caltanissetta, con prezzi medi al mq di 724,43 euro, seguita da Enna con 835,27 euro al mq, Agrigento con 845 euro circa al mq, Ragusa con 905 euro al mq, ed infine Siracusa con 980 euro.
Arriviamo dritti al Piemonte, dove troviamo la provincia più economica d'Italia, Biella, con un prezzo di 650 euro al mq di media. Al secondo posto troviamo Isernia, con immobili residenziali da 721 euro al mq.
Sempre nella stessa regione, troviamo Vercelli, con 831 euro al mq, Alessandria con 845 euro al mq e Asti con 905 euro al mq.
Ci spostiamo in centro Italia, dove troviamo le province di Rieti, con 867 euro al mq e Frosinone, con 858 euro circa al mq.
Torniamo al nord, precisamente in Veneto, dove a Rovigo, è possibile acquistare un immobile ad un prezzo medio di 932 euro al mq, per arrivare al sud con Lecce con 985 mila euro e Benevento con 868 euro al mq.
Anche in Calabria si acquista a prezzi inferiori ai 1000 euro al mq. A Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Catanzaro, i prezzi si aggirano intorno alle 850 euro di media.