Se le grandi città come Milano e Roma sono in sofferenza, il mercato immobiliare di alcuni centri del meridione è in netta impennata.
L’emergenza sanitaria ancora in corso, ha permesso il così detto south working, ovvero il lavoro da remoto, lontano non solo dall’ufficio, ma anche dalle metropoli, scegliendo mete dove è più facile vivere una condizione come quella che stiamo tuttora affrontando.
Per tale motivo, il mercato immobiliare residenziale di alcune regioni del meridione gode di un ritrovato fermento, accogliendo numerose richieste da parte di chi è tornato a vivere il proprio paese di origine.
Da una recente ricerca dell’ufficio Studi di Idealista, emerge un importante incremento di richiesta in tre località: la provincia di Barletta-Andria-Trani, che segna un +60% di domanda dall’inizio dell’anno, Rieti, con il 56% in più e Agrigento, con il 55% in più rispetto all’anno precedente.
Seguono Reggio Calabria ed Enna, con un incremento del 50%, Nuoro, con un +45% e Catanzaro con un +43%.
In discesa invece, la domanda in tre città Italiane: Trapani (-1%), Milano (-4%) e Crotone (-18%).
Anche per le richieste di affitto, guidano la classifica tre città del sud Italia: Brindisi con +60%, subito dopo Crotone con +58% e Vibo Valentia con +56%.
Catanzaro è ai primi posti anche tra i mercati delle locazioni più dinamici, con +52% di richieste, seguita da Nuoro (+50%), Isernia (+49%) e Teramo (+48%).
In discesa invece, i dati di Benevento (-44%), Pordenone (-41%), Pesaro Urbino (-40%), Milano (-32%), Bologna e Brescia (-24%).
Preoccupante, la netta caduta dei numeri degli affitti a Milano, che ha perso il suo bacino di mercato più importante, ovvero lavoratori e studenti che momentaneamente hanno lasciato la città.