E' appena iniziato il periodo più "caldo" per le imposte sulla casa: tutti coloro che occupano un'abitazione dovranno infatti versare da qui a dicembre i tributi ormai noti a tutti. La Tasi, a carico del proprietario se la casa non è affittata, altrimenti è suddivisa tra proprietario (70% - 90%) e inquilino; la Tari, tassa sui rifiuti, dovuta da chi occupa l'immobile ed infine l'Imu, a pieno carico del proprietario.
Per pagare la Tasi (tassa sui servizi indivisibili) occorre tener conto delle delibere comunali: nei circa 2 mila comuni in cui le amministrazioni sono riuscite a comunicare le aliquote dovute, i contribuenti hanno già pagato la prima rata entro il 16 giugno e dovranno versare il saldo entro il 16 dicembre. Nei comuni che deliberano e pubblicano le aliquote entro il 18 settembre, i cittadini pagheranno la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo entro il 16 dicembre. Infine, nei comuni meno efficienti che non pubblicheranno nulla nemmeno entro il 18 settembre, si pagherà in una rata unica il 16 dicembre con aliquote fisse.
Il versamento della Tari era stato fissato ufficialmente per lo scorso 16 giugno ma ciascun comune, entro quella data, ha stabilito le date di scadenza prevedendo almeno due rate a scadenza semestrale e differenziate. Con la seconda rata che sarà, per la maggior parte degli italiani, datata 16 dicembre.
Per quanto riguarda l'Imu, che si paga per le abitazioni accatastate come A1 A8 e A9 e per tutti gli immobili diversi dalle abitazioni principali, la prima rata è stata già versata il 16 giugno mentre la restante parte è da saldare entro il 16 dicembre. Chi possiede un'abitazione non affittata nello stesso comune dell'abitazione principale, dovrà pagare inoltre l'Irpef sul 50% del valore catastale dell'immobile (ed il saldo a giugno 2015).