Coloro che vivono in case con una rendita catastale bassa, pagheranno una Tasi più cara dell'Imu 2012. Chi invece abita in case di prestigio pagherà meno rispetto a due anni fa. E' questo il risultato eclatante che emerge da uno studio della Cisl sulle 20 città italiane capoluogo di regione.
Il sindacato ha analizzato le prime case con tre differenti imposte: 300, 500 e 1.000 euro e applicato le detrazioni deliberate dai singoli Comuni ed è emerso come in 11 città su 20, decine di migliaia di cittadini con abitazioni "normali" (quelle cioè con una rendita catastale di 300 euro) dovranno pagare la Tasi mentre nel 2012 l'Imu costava loro zero, grazie alla detrazione di 200 euro prevista per l'abitazione principale. Quest'anno la Tasi varia invece dagli 11 euro di Milano ai 126 di Campobasso e nel mezzo troviamo Venezia (46 euro), Ancona (96) e Bari (66).
Solo in quattro città capoluogo (Trento, Trieste, Bologna e Firenze) le amministrazioni locali hanno esentato i loro cittadini dalla tasi mentre in tutte le altre è stata calcolata una tassa secondo l'estimo catastale. A Roma per le case non di pregio si pagheranno 16 euro (contro i 52 di Imu 2012), a Torino 56 contro 89, a Catanzaro 61 contro 102, a Potenza 26 euro contro 52.
Per gli immobili con rendita 500 euro la Tasi sarà superiore rispetto all'Imu 2012 a Venezia (194 euro vs 136), L'Aquila (168 vs 111), Palermo (243 vs 203) e Firenze. Meno cara a Roma, Torino e Napoli. La situazione cambia per gli immobili di "pregio" con rendita 1000 euro: solo a Trieste e Firenze si pagherà di più rispetto all'Imu, in tutte le altre città la tassa sarà più bassa rispetto a quella del 2012.