Cancellata l'IMU sulla prima casa, si passa alla Service Tax. Quali le novità?
Il Governo, dopo mesi di lunghe ed estenuanti discussioni, ha abolito l'Imu sulle prime abitazioni sostituendola «con l'introduzione di una tassa finalmente davvero federale e affidata all'autonomia dei comuni» come è stata definita dal ministro per i Rapporti con il Parlamento e per il coordinamento dell'attività di Governo Dario Franceschini.
La tassa in questione è una Service Tax (la cui denominazione tecnica dovrebbe essere Taser) che "assorbe" la Tares, l'imposta sulla raccolta rifiuti mai completamente formalizzata, e conterrà anche le spese dei servizi municipali di base come illuminazione e manutenzione delle strade. Sarà infatti nello specifico suddivisa in due componenti: la Tari (tassa sui rifiuti), da pagare in base alla superficie dell'immobile con aliquote a discrezione dei comuni e la Tasi (tassa sui servizi), da pagare in base alla stessa superficie dell'immobile o alla sua rendita catastale con, anche qui, ampia discrezionalità ai comuni.
Si tratta di una tassa a carico sia del proprietario, in quanto i beni e i servizi pubblici locali circostanti determinano il valore commerciale del suo immobile, che - e questa è una novità nel panorama italiano - dell'occupante, che di quei beni e servizi pubblici ne fruisce in quanto fruisce. La domanda più ricorrente da qui ai prossimi giorni sarà una sola: "quanto pagherò?" Domanda che non potrà avere una risposta definitiva fino al 15 ottobre prossimo, giorno in cui verrà formalizzata la Legge di Stabilità e, con essa, le aliquote per il calcolo. Che però - assicurano dal Governo - avranno un tetto massimo che i comuni non potranno oltreppassare, per evitare una tassazione choc che assesterebbe il colpo di grazia al mercato immobiliare, che conosce una fase di piena crisi.
Di seguito l'annuncio ufficiale del Presidente del Consiglio Enrico Letta:
Paolo DE LORENZIS, immo-neo.com Italia
29/08/2013
immo-neo.com
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