Le compravendite immobiliari continuano ad aumentare. Questo si evince dagli ultimi dati registrati dall’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’agenzia delle Entrate. Durante il terzo trimestre dell’anno infatti, si conferma una crescita del 17,4% per le transazioni residenziali, e del 17,8% delle compravendite generali.
La spinta è data sicuramente dall’erogazione di mutui a basso interesse, ma anche dalla situazione economica attuale, che fa crescere l’interesse verso l’investimento immobiliare, grazie alla discesa dei prezzi.
In rialzo le percentuali nel settore terziario e nel commerciale, mentre il residenziale subisce una leggera decelerazione, mantenendo comunque un significativo +17,4%, che determina ugualmente il volume di compravendite più alto dal 2012.
Rimane sempre il Nord a far registrare la crescita più notevole (+22,3%), rilevando quindi un lievissimo rallentamento rispetto al semestre precedente. Al centro si perdono circa 5 punti percentuali (da 20,7% a 15,2%), mentre al sud si rileva quasi un dimezzamento dei dati rilevati a inizi anno (dal 20,8% al 10,00%).
Differentemente da quanto rilevato nei mesi precedenti, il tasso di crescita maggiore si nota nei comuni minori rispetto ai capoluoghi, almeno nel centro e nel meridione.
Al nord invece c’è sempre una leggera differenza tra grandi città e provincia.
Nelle otto maggiori città italiane si conferma un lieve rallentamento della crescita delle compravendite rispetto al trimestre precedente, ma nonostante questo riescono a mantenere un notevole tasso di aumento rispetto agli ultimi anni.
Nello scorso trimestre Milano aveva toccato quasi il 30% in più delle transazioni, insieme a Genova, che attualmente mantiene il 25%. In calo città come Napoli, che dopo due trimestri positivi, non conferma gli stessi dati, insieme a Palermo e Roma che non riescono a mantenere tassi a doppia cifra. In coda Bologna e Firenze, dove si rileva un arretramento più significativo rispetto alle altre grandi città.