Sono positive le novità introdotte dal disegno di legge approvato dalla Camera nella giornata di lunedì e passato nelle mani del Senato: il DL Imu 102/2013 dovrebbe infatti portare all'esenzione dell'Imu delle abitazioni concesse in comodato d'uso gratuito ai figli degli immobili delle imprese edili rimasti invenduti.
Le imprese di costruzioni possono quindi tirare una boccata d'ossigeno non indifferente: il ddl eliminerà infatti la seconda rata Imu mentre la prima, dovuta fino al 30 Giugno 2013 e già versata dalle imprese, non verrà rimborsata. Per presentare domanda di esenzione, le imprese non dovranno fare altro che utilizzare un protocollo predisposto dal Dipartimento dell'Economia e delle Finanze, sia per gli immobili da esse costruite sia per quelli acquistati e sui quali, prima di rivenderli, sono stati effettuati interventi di recupero strutturale (come da proposta Ance, l'Associazione nazionale dei costruttori edili).
Come detto in apertura, non solo le imprese ma anche le famiglie otterranno dei vantaggi non irrilevanti: il ddl eliminerà la seconda rata Imu anche su quelle abitazioni concesse in comodato d'uso gratuito a parenti di primo grado, figli in primis, e utilizzate da questi ultimi come abitazioni principali. In questo caso non tutti potranno usufruire del vantaggio ma solo coloro al di sotto di una certa soglia di reddito stabilita da ogni singolo comune e, in caso di più immobili concessi in comodato, solo su una unità immobiliare.
Paolo DE LORENZIS, immo-neo.com Italia